Stralci Marziani


2021



Stralci Marziani Act I, 3D printed pla, acrylic, 50 x 130 x 10 cm




Stralci Marziani Act II, 2021, loop video


A tale of the city of Florence through its icon: the Marzocco, which symbolizes the power of the people.
How is it that the rich and powerful city has turned into a city for the outsider and has expropriated itself from the center? Where is that power today, the power of the people? Concepts and symbols of power, force and war are represented through criticism of destruction, the abuse carried out by socio-economic interests.
The work is divided into three acts: in the first the statue is a metaphor of the map of the city, where each fragment is a portion of the great unitary design in which it is contained. In the second act the Marzocco comes to life and explodes. In the final act the pieces are transformed into fluorescent souvenirs that are going to sublimate and emphasize the total loss of the unified essence of the city.


Un racconto del luogo della città di Firenze attraverso la sua icona d’eccellenza: il Marzocco, che simboleggia il potere del popolo della città.
Ma com’è che la città ricca e piena di potere si è trasformata in una città per il forestiero e si è auto-espropriata dal centro? Cos’è che ha portato a questa spartizione? Dov’è oggi quel potere, il potere del popolo? Concetti e simboli di potere, di forza e di guerra vengono rappresentati attraverso critiche di distruzione, schiacciamento e abuso portato avanti da interessi socioeconomici.
Il lavoro è suddiviso in tre atti: nel primo la statua è metafora della mappa della città, dove ogni frammento è una porzione del grande disegno unitario in cui è contenuta. Nel secondo atto il Marzocco prende vita e esplode fisicamente disgregandosi. Nell’atto finale i frammenti si trasformano in souvenir fluorescenti e vengono messi in vetrina, andando a sublimare e rimarcare la mercificazione e la totale perdita dell’essenza unitaria della città.


Stralci Marziani Act III, 2021, variable dimensions, 3D printed pla sculptures, digital graphic


Ph. Eva Loprieno